Ciao a tutte voi fedelissime che ancora ci state leggendo nonostante siano passati anni dall’ultimo articolo.

L’ultima volta che io (Niki) ho scritto in questo blog è stato il lontanissimo 2019 e ne sono cambiate di cose da allora.

E’ vero però che ci siamo tenute in contatto nel 202o, in un anno critico per tutti, ma che ci ha permesso di essere ancora più online, ancora più vicine, grazie al nostro podcast. La nostra voce, le nostre parole, i racconti delle veterane di D di Donna – Francy, Niki e Barbara – sono arrivati nelle vostre case, per tenervi compagnia.

Poi è successo quello che capita spesso anche ai progetti e ai legami più belli e profondi: è successa la Vita.

Ci siamo un po’ perse nei nostri singoli percorsi, ma la cosa bella è che, proprio grazie a D di Donna, siamo riuscite nel nostro intento iniziale: metterci online per raggiungere i nostri obiettivi come Donne, come Professioniste, come Mamme.

 

Con Francy ci sentiamo ancora con costanza. Siamo – come diciamo noi – sorelle separate alla nascita e chissà se un giorno riusciremo mai ad accorciare la distanza che ci separa nel mondo fisico… per ora ci facciamo andar bene il telefono e internet, che hanno permesso che il nostro bellissimo rapporto potesse proseguire e maturare negli anni.

Lei sta facendo grandi cose nelle sua vita (anche se ancora non se rende conto): lavora, studia, fa la mamma, la casalinga, la moglie e… mi fa anche da psicologa quando sclero 😛  Come faccia a fare tutto così bene (anche se lei direbbe il contrario) è un mistero e non sa che io, in segreto (anche se ora non lo è più), la ammiro tantissimo.

 

Con Barbara ci siamo un po’ perse di vista negli ultimi anni, ma so che sta lavorando duramente per permettere una vita dignitosa a tanti bambini e famiglie sparse per il mondo. Anche a lei va la mia ammirazione e tutta la mia stima perché anime come la sua sono uniche e rare, doni preziosi per tante persone in difficoltà.

 

Che dirvi di me?

Da dove ci siamo lasciate ho fatto un bel po’ di cose, anche se anch’io non me ne rendo bene conto.

Per prima cosa, nel 2020 ho lasciato il mio lavoro da dipendente per mettermi in proprio (e poi è scoppiata una pandemia mondiale 😛 già questo doveva essere un segnale dal cielo!).

Ho fatto due lavori per un anno, coprendo la maternità di una ragazza in uno studio di un commercialista per arrotondare (cinque anni da impiegata contabile – che detesto come lavoro – mi sono serviti alla fine per coronare il mio sogno) mentre cercavo di avviare la mia attività online di social media manager (anche se ora preferisco definirmi “content creator” che è una cosa un po’ diversa, ma ci ho messo tempo per capire la mia strada).

In questi anni ho capito molto cose su di me e su cosa volevo realmente dalla mia vita professionale. Per ora essere freelance è ancora qualcosa che mi rende felice, nonostante i “se” e i “ma” che ogni giorno bussano alla porta della mia mente.

Dubbi, crisi, momenti “no” ci sono, non posso negarlo, ma finché questo lavoro mi permette di sentirmi bene con me stessa, libera di gestire le mie giornate e di guadagnare qualcosa, è sicuramente il massimo che posso chiedere dalla vita perché il lavoro costituisce la maggior parte delle nostre giornate e settimane all’anno e – se non in caso di estrema necessità – non credo potrei più sopportare di spendere il mio tempo facendo un lavoro che non sento mio, che non mi piace, che mi fa sentire sprecata, magari con o per persone che non mi apprezzano, sottovalutano le mie capacità, non mi considerano una risorsa ma un costo e mi fanno sentire male con me stessa. Perché questa purtroppo è la realtà che vivono tante di noi e che spesso sento uscire dallo bocche delle mie amiche, stufe di un lavoro che odiano ma che “mi paga” e quindi abbassano la testa e vanno avanti così, fino alla pensione.

Scusate, io ho provato entrambi e non riuscirei più a tornare indietro – a meno di estrema necessità, come già detto.

Ma non c’è solo il lavoro oggi nella mia vita… anche se per me è di fondamentale importanza per sentirmi viva.

Infatti, a circa un anno e mezzo dalla nascita della mia piccola attività, qualcos’altro stava bollendo in pentola a livello familiare: io e il mio compagno abbiamo pensato di allargare la famiglia.

Fortuna vuole che tra il dire e il fare non sia passato molto tempo… e ad aprile 2022 nasce il mio piccolo principe, il mio grande amore.

Non andrò oggi a dilungarmi sulla mia esperienza di gravidanza-parto-post partum perché, per chi sa e mi conosce, dovrei scrivere un libro, credetemi (e in certe parti sarebbe drammatico purtroppo) quindi per oggi vi basta sapere che sono anche diventata Mamma e sono entrata ufficialmente nel club delle mamme lavoratrici sclerate 😉

P.S. se volete sapere come si entra nel club e come partecipare, sappiate che basta avere un figlio di qualsiasi età, avere un lavoro (che sia dipendente, in proprio o anche “solo” il lavoro di casalinga), una casa da seguire, mille incombenze e cose da fare ogni giorno e avete la tessera in automatico, anche se non sapete di averla.

Oggi sto cercando di barcamenarmi come meglio credo e posso tra lavoro da casa in proprio, vita da mamma, casa da seguire, pranzi e cene da preparare (e chi mi conosce sa quanto io odi profondamente cucinare e mi riesce anche poco bene di conseguenza), mille impegni e scadenze, cose da ricordare e da fare (per questo scrivo sempre tutto e ciò che non è scritto per me non esiste perché me ne dimentico e non lo faccio apposta ma il cervello in perenne stato di overload), allenamenti da seguire per evitare di essere sempre piena di acciacchi e… ricordarmi di vivere e sorridere e respirare ogni tanto. Così, giusto per.

 

Ecco, oggi mi sono concessa un LUSSO che non mi concedevo da troppo, troppissimo tempo: fare una cosa che mi piace – SCRIVERE.

Ho sempre amato farlo, poi mi sono creato un lavoro che mi tiene sempre attaccata al pc o che mi fa scrivere per altri per cui da troppo tempo non scrivevo più per me stessa. Certo, è vero, ho scritto un sacco per lavoro: newsletter, testi del sito, blog, post sui social… ma quella non sono io del tutto: quello è il mio lavoro e, nonostante sia parte di me, la Niki e la Niki-che-lavora sono due anime distinte.

Quindi oggi ho lasciato scorrere le parole così come sono venute, ho lasciato le dita picchettare sulla tastiera senza stare a rileggere troppo, senza pensare, senza freni… perché ne avevo così voglia.. mi mancava da così tanto!

Penso sia un anno che nei nostri vocali quotidiani (a volte sono quasi episodi di podcast da quanto sono lunghi :P) dico alla nostra Francy “Ho voglia di tornare a scrivere… ti ricordi che bello quando avevamo il blog? Che voglia… che nostalgia…” E lei: “Ma Niki, come si fa? Non abbiamo più tempo per fare nulla! Le nostre giornate sappiamo solo noi quanto siano piene e pesanti..”

Lo so, lo so cara Francy quanto sono pesanti queste nostre giornate e lo sono anche quelle di tutte voi che oggi state leggendo. Perché io lo so e lo capisco molto bene, soprattutto se avete bambini sotto i 2 anni (non che dopo non sia tosta ma … io ci devo ancora passare 😛 quindi non saprei dirvi! :P)… PERO’…

Come si fa a vivere solo di doveri?

Fino a quando una persona sana di mente ci può realmente riuscire?

Io ci provo a fare sempre tutto bene, ma anche solo a fare tutto, anche un po’ fatto alla cavolo… ma come si fa? Come si fa a vivere solo in attesa del momento buono, del momento giusto, del giorno in cui i pianeti si allineeranno per noi?

Scusami Francy, tesoro mio (come mi chiami sempre tu), scusatemi tutte voi che state leggendo questo mio sproloquio, scusate, ma io non riesco ad aspettare. Ho aspettato anche troppo e stavo sclerando, rinchiusa in questa sfilza di cose da fare e ripetere e rifare e riripetete.

Oggi anche se stanca, anche se è notte fonda, anche se potrei pulire il pavimento che fa schifo, anche se c’è una pila di vestiti sul mobile da quasi una settimana, oggi scrivo. E mi faccio del bene.

Oggi ho riaperto il blog con una nuova felicità e andrò a letto col sorriso e la soddisfazione sulle labbra per aver fatto questa piccola, ma GRANDE, cosa per me.

Non vedevo l’ora di tornare e l’ho fatto. Spero di poterlo fare con un minimo di costanza da oggi in poi, magari portandovi a riflettere su temi che fanno riflettere me, magari raccontando qualche mia esperienza seria o tragi-comica che sia, magari solo per fare 4 chiacchiere, proprio come amo fare con la mia Francy che spero sarà felice di leggere che D di Donna non è morto ma stava solo aspettando in silenzio di essere ripreso in mano.

 

La vostra Niki

 

 

PS. Vi lascio un piccolo scatto quando la nostra Francy è venuta a trovarmi mentre ero incinta. E’ stato il nostro terzo incontro dal vivo. Ora non vedo l’ora di organizzare il quarto <3

Niki

Amante della scrittura, del mondo del blogging e di quello beauty, mi sono avvicinata al web prima con un canale youtube (nel 2015) al quale tutt’ora mi dedico, e poi con la collaborazione attiva con Francesca dal 2016.

Scrivere mi fa sentire viva e attraverso le mie esperienze, spero di condividere con voi il mio percorso di vita e di crescita…

con qualche tocca di rossetto e ombretto qua e là.

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