Sabato 17 marzo in Irlanda e non solo, si celebra la Festa di San Patrizio, una festa di origine cristiana, molto sentita anche negli Stati Uniti, tipica di questa festa è la parata che sfila per le città, in particolare molto famosa, quelle di Dublino per citare l’Irlanda, ma sono note anche quelle di New York, Boston e Chicago. Andare a Dublino, per la Festa del Paddy’s Day come viene comunemente chiamato, richiede una prenotazione molto anticipata, in quanto le tariffe aeree salgono smisuratamente e gli hotel, i b&b, gli ostelli e gli appartamenti si riempiono con molta facilità, per cui il primo consiglio che mi sento di dare, è quello di prenotare con largo, anzi larghissimo anticipo, bisogna far attenzione solo a due cose:
- controllare se la festa del Santo, cade lo stesso giorno della domenica della palme, perché in quel caso le celebrazioni subiscono dei cambiamenti.
- stipulare un’assicurazione che copra un eventuale annullamento. Si sa prenotando con lagro anticipo può succedere di tutto, ma in quel caso sarete rimborsati.
Vi anticipo subito, che purtroppo noi di “A spasso con Francy” non saremo Dublino (e neanche negli States) per la festa, anche se mi sarebbe piaciuto molto vedere dal vivo come festeggiano questa ricorrenza, ma lo scorso weekend abbiamo avuto l’onore di avere un inviato speciale direttamente a Dublino: Luca! No in realtà non era li per farci da inviato mie care, ma ha preso appunti e fatto foto per noi, ed una volta tornato a Roma, ha raccontato tutto della città, cosi ecco un racconto tutto per noi: “Dagli aeroporti di Roma, partono solo due compagnie la Ryanair da Ciampino e la Aer Lingus da Fiumicino, per comodità sia di orari che di aeroporti, ho scelto quest’ultimo. La compagnia aerea presenta aerei nuovi, ben tenuti e abbastanza puliti, non serve snack e bevande, se non dietro pagamento. Inoltre, il bagaglio da imbarcare è a pagamento, mentre il bagaglio a mano, gratuito, non può superare i 7 kg e le misure 55x40x20 (ma ricontrollate sempre) Sono arrivato a Dublino, alle 13.20 ora locale, aereo puntualissimo e lo sbarco è molto semplice, per comodità presi un taxi e mi recai subito al b&b Hazelbrook House Accomodation, al centro della città, si presenta molto accogliente e soprattutto caldo, il termostato è davvero alto e sembra di entrare in un’isola tropicale più che in b&b di Dublino. Le camere sono piccoline, ma pulite e dotate di un piccolo set di cortesia, nel caso vi servisse il phon, è da richiedere alla reception. Parliamo della cosa che interessa di più: la posizione, è davvero a pochi passi dalla via principale, infatti arrivando nel primo pomeriggio, sono subito andando a fare una passeggiata sia per iniziare ad orientarmi, sia perché avevo voglia di iniziare a respirare l’aria irlandese. Camminando per Earls Street non si può non entrare in uno dei loro pub, per sorseggiare la loro Guinness, che devo dire ha sempre il suo perché. La vacanza stava prendendo la giusta piega, Dublino si stava svelando davvero una bellissima città: ordinata, pulita e piena di vita. Avendo iniziato il tour a piedi della città, la fame si stava facendo sentire, cosi per cena ho optato per il famoso quartiere Temple Bar. Il primo giorno è andato e Dublino mi aveva conquistato.Il Secondo giorno, con il ticket del bus scoperto in mano, acquistato presso il punto vendita di Upper O’Connel Street ho iniziato il tour della città, la prima tappa il Castello di Dublino: una costruzione medievale, simbolo dell’occupazione britannica in terra irlandese, un incendio lo devastò, lasciando solo la Record Tower e gli appartamenti, di cui il più importante è la Saint Patrick Hall. Da sottolineare che l’area intorno al Castello si presenta molto pulita. Non molto distante dal Castello, si può visitare la Christ Church Cathedral, una delle più famose cattedrali, vi lascio le foto, in modo che voi stessi potete ammirare, la bellezza della struttura. Se foste appassionati di Vichinghi e di storia medievale, non perdetevi la visita al Museo di Dublinia, situato proprio in un’ala della Cattedrale, e molto consigliato per le famiglie.
Altro giro altra corsa o meglio altro stop: St Patrick Cathedral, qui le parole non servono a molto, si tratta della Cattedrale più famosa della città, proprio perché dedicata al Santo Patrono, ogni giorno ci sono delle funzioni e messe cantate, un rituale molto particolare, che arricchisce il piccolo bagaglio di emozioni che durante un viaggio si vivono. Il decano più celebre della cattedrale è Jonathan Swift, autore del romanzo “I viaggi di Gulliver” e non solo, nella teca inoltre, sono presenti alcuni oggetti appartenuti proprio allo scrittore. La sua tomba, invece, sotto il pavimento. Dietro la cattedrale, ho avuto l’onore di poter visitare la Biblioteca Marsh, divisa in due galleria, unite dalla sala lettura, unite da una sala lettura: la prima galleria ospita testi di giurisprudenza, scienze e storia, ma anche sacre scritture come le bibbie scritte in latino, in greco e ebraico.La seconda galleria, invece ospita la collezione privata dell’Arcivescovo Marsh, tra cui il trattato di Newton sulla gravità.il lato destro invece ospita la collezione del vescovo Stearne, caratterizzata più da opere teatrali e poetiche. Consigliata anche se con voi ci fossero bambini, in quanto ha anche una piccola area dedicata a loro. Dopo questa immersione culturale, ripresi il bus scoperto e via al b&b, cena nel classico pub irlandese della zona e anche il secondo giorno stava svolgendo al termine. 
Ultimo giorno a Dublino, che mi piaceva sempre di più, dato che il tempo è sempre stato clemente, ne ho approfittato per visitare il Stephen’s Green, il parco pubblico della città, vi consiglio di entrare nella parte sud, un po’ più turistica, ma comunque anche il alto nord è molto bello, pulito e ordinato. All’interno del parco ci sono diversi monumenti, come the Fusilier’s Arch, all’angolo con Grafton Street, per ricordare i Royal Dublin Fusiliers che morirono nella Seconda guerra boera ed il busto di James Joyce noto scrittore irlandese. Un’altra passeggiata per Gafton Street e poi via in aeroporto. Che dire Dublino, mi è piaciuta, è una città ordinata, semplice da girare, i mezzi pubblici funzionano e il bus scoperto può essere un modo economico per girare la città, in quanto copre una vasta aerea. Il rammarico è quello di non aver potuto visitare le famose scogliere e la fabbrica della Guinness, ma questo è solo un motivo più che valido per tornarci!” Si conclude qui il racconto delle vacanze di Luca, ma anche voi se vorreste condividere le vostre esperienze di viaggio potete farlo inviando una mail al nostro indirizzo mail: info.ddidonna@gmail.com Ala prossima Francy