Salve a tutte Donne, come vi dicevo il nostro Team è un po’ sparso per l’Italia, ad iniziare da me e Gloria, che siamo romane di Roma,mentre Barbara e Niki, sono della provincia di Brescia, cosi la scorsa settimana ho parlato di tre posti della mia città, dove porterei le mie colleghe, ma camminando per ammirare i monumenti e le bellezze descritte la scorsa volta, non ho parlato di dove le porterei a mangiare. Di certo non è un problema, perché qualche settimana fa, ho scoperto un posto molto carino, zona Campo de Fiori, di preciso in Via dei Banchi, apparentemente è la classica osteria che si trova nel centro della città, ad accoglierti oltre ad un personale gentilissimo e preparatissimo, c’è anche un meraviglioso bancone in legno, e tre sale di medie dimensioni, di cui l’ultima vanta una vista su un piccolo giardino. A differenza delle altre Osterie romane, però, l’Osteria 140 vanta un menù ricercato e curato, ma allo stesso tempo divertente (come amano definirlo i proprietari) e vi posso assicurare che ci si diverte davvero tanto. Con la loro cucina si viaggia, su e giù per il mondo restando comodamente seduti, in quanto vantano nel loro menù scampi Irlandesi, gamberi di Anzio, gamberi rossi di Mazara del Vallo, per passare alla bottarga di Cabras, tipica località sarda, fino ad arrivare in Spagna, precisamente in Galizia, grazie al percebes, il tipico crostaceo, dall’aspetto poco, anzi permettetemi di dirlo, per niente invitante, ma dal sapore unico, mai assaggiato un crostaceo cosi buono, a far dar cornice a tutto il menù, una degustazione di ostriche. 
Potete ben capire che una viaggiatrice incallita come me, non poteva di certo perdersi l’occasione di viaggiare culinariamente per l’Europa, iniziando con il benvenuto dello chef, composto da un ombrina con crema di pisellini, sorseggiando un cappuccino di cozze con spuma di parmigiano e cornetti cacio e pepe, si è proseguito con una seppia massaggiata con olio gentile prima e un raviolo di seppia ripieno al gambero di Mazara poi. Dopo un breve break, ho potuto finalmente conoscere il famoso percebes, ma anche assaggiare i famosi scampi dell’Irlanda proseguendo il viaggio fino agli scampi più nostrani, dato la vicinanza di Roma con Anzio. 
Questo percorso mi stava entusiasmando sempre di più, cosi ho proseguito la degustazione scegliendo un primo che andava ad incontrare ingredienti completamente opposti, geograficamente parlando, eppure in quel piatto c’era l’unione di un mondo: scelsi il risotto zafferano, gamberi rossi e liquirizia. Avevo ancora un piccolo spazio per assaggiare uno dei loro dessert: la rugosa di frolla, con mele alla cannella, crema al limone, sultanina e gelato all’anice, e credo che non ci sia bisogno neanche di scrivere la fragranza della frolla che si univa alla morbidezza della crema, con tutto il resto a renderla ancora più prelibata.
L’Osteria 140 è il ristorante che trovandosi in una città, in cui il suo Impero milioni di anni fa conquistò il mondo, è riuscita a rimettere insieme quel mondo in cucina, unendo spezie, materie prime, oli pregiati, creando piatti dal sapore unico e gusti inconfondibili.Avrete capito da voi che all’Osteria 140, oltre a mangiare bene, si ha la fortuna di viaggiare in posti incantevoli, si ha la fortuna di sorseggiare vini che si sposano perfettamente con il menù proposto, rendendo il viaggio ancora più unico.
Vi consiglio di intraprendere questo viaggio, prenotando un bel tavolo da loro, anche se ci fossero bambini con voi, non disperate, all’Osteria 140, sono i benvenuti, perché secondo voi, durante questo viaggio culinario, come l’ho definito io, chi potevano essere i miei compagni di avventura? Luca e Dodo ovviamente!!! Alla prossima Donne, un bacio! Francy