Forse il titolo è un po’ azzardato, ma vi posso dire che se miscelati bene, il risultato è sorprendente! Basta davvero poco e a Torino questo mix è possibile, grazie all’organizzazione del Museo Egizio, un posto adatto a tutti grandi, piccoli, famiglie e amici e scuole ovviamente. Il Museo situato in pieno centro (Via Accademia delle Scienze, 6) è aperto dal martedì alla domenica dalle 09 alle 18.30, il lunedì invece è aperto solo dalle 09 alle 14.00. Nonostante fosse domenica, noi arrivammo per le 9.30 e acquistammo i biglietti direttamente in biglietteria, ma si possono acquistare anche online, basta collegarsi al sito https://www.museoegizio.it La tariffa è di 13€ ad adulto, mentre i bambini dai 6 ai 14 anni pagano solo la quota di 1€. Per altri tipi di riduzioni, potete visitare tranquillamente il loro sito internet. In questo museo, ho trovato due servizi comodissimi, specialmente in inverno, sono dotati di un guardaroba (a pagamento), dove si possono depositare le giacche, che si sa in pieno inverno sono sempre ingombranti, e uno spazio di armadietti, in cui depositare zaini e borse, che perorazioni di sicurezza, non possono essere introdotti nel museo. Parlando del percorso, noi avevamo l’audioguida con il percorso family, un bambino che raccontava con termini semplici e comprensibili, la storia del popolo egiziano, dalla durata di un’ora e mezza circa, abbiamo iniziato la visita ammirando la statua in pietra della Principessa Redji, il reperto più antico che possa esistere a riguardo di una donna di una famiglia reale. Proseguendo abbiamo potuto ammirare il Sarcofago di Duaenra, situato vicino alla piramide di Cheope, figlio del principe Chefren e della Regina Maresankh, il suo sarcofago, appare da un lato obliquo, forse per facilitarne il trasporto, notando le dimensioni si può dedurre che il corpo fu messo in posizione contratta o di fianco. 
Essendo un museo egizio, non poteva mancare una mummia e tutti i suoi oggetti, cosi non poteva mancare la Stele Funeraria di Ini (primo periodo intermedio) che mostra appunto Ini con un fiore in mano. Proseguendo non solo nel museo, ma anche come periodo, si può ammirare la Statua del Governatore Uahka in pietra calcarea. 
Incontriamo anche la Piramide di Ramose, mentre rimasi impressionata dalla Cappella di Maia e dalla Statua di Pendua e Nefertari, a mio avviso la più bella di tutto il museo, ma sono gusti personali, ci mancherebbe!! 
E poi c’è lei: la Sfinge, beh mi sono emozionata a vederla qui riprodotta in una sala, non oso immaginare a vederla dal vivo l’emozione che può suscitare, e sicuramente aspetteremo che Dodo inizi a studiare la storia degli Egizi, per portarlo a vedere dal vivo, ciò’ che queste dinastie hanno creato, nell’era dove la tecnologia e l’innovazione, non vi era traccia.
Museo promosso a pieno voti, per noi Maffersino, Dodo ha ascoltato tutta la storia del popolo egiziano, ha fatto domande e ha partecipato con entusiasmo alla vista. All’interno di esso vi è un piccolo shop center, dove potete acquistare gadget e vari articoli, io vi consiglio i libri da colorare con immagini delle statue e/o degli animali simbolo, oppure i libri della Pimpa e di Geronimo Stilton in tema. Ecco la prova che con i bimbi si può far davvero tutto, persino visitare un museo egizio!!!! Alla prossima Francy