E’ arrivato, anche quest’anno puntuale come sempre, la festa degli Innamorati, entra nelle nostre case e in tutto ciò che ci circonda, a prescindere dalla nostra situazione sentimentale, San Valentino arriva portando con se, cuori, cioccolatini, fiori e tutte le cose materiali che noi leghiamo ad esso.

In tal caso, proprio per essere entrata nelle categoria “festa” per colpa o grazie al consumismo, oggi ne parliamo con Gloria, la quale ci aiuta a capire meglio, ma soprattutto a capirci meglio…   

 

Forse pochi sanno che San Valentino è morto decapitato su ordine dell’Imperatore Aureliano che perseguitava i Cristiani, mentre Valentino univa in matrimonio la cristiana Serapia e il pagano legionario romano Sabino. Per questo è il Santo del giorno degli Innamorati e forse, chissà, non a caso, quando ci innamoriamo è frequente l’espressione “perdere la testa”.

 

 

E oggi? Come si festeggia San Valentino? O meglio, che senso ha festeggiarlo in questi rapporti così fugaci? 

Stanotte riflettevo su questo articolo e cercavo di impostarlo nel modo più dolce e romantico possibile, fondamentalmente perché il calendario lo richiede e perché molte Persone si sentono rassicurate dai rituali e dall’aderire a un cliché diffuso, che ci fa sentire “normali” e meno soli. Sul concetto di normalità ci torneò un’altra volta…

 

…Purtroppo, però, oggi devo deludervi, non scriverò poesie e né frasi d’amore, non dedicherò agli innamorati nessun aforisma da bacio perugina, ma proporrò una riflessione semplice su alcune parole. Tra le mie teorie, alcune le avete lette scorsa settimana, sono dell’avviso che le parole stesse abbiano una “cassa di risonanza” enorme nel nostro DNA emotivo, come a dire “posso dimenticare un evento, ma la parola e la conseguente emozione e sensazione che ne sono derivate, no”. 

Bisognerebbe fare molta più a attenzione a ciò che diciamo e soprattutto a ciò che ascoltiamo e facciamo arrivare ai nostri sensi. In questa settimana, la maggior parte delle persone contente saranno fiorai e cioccolatieri, i biglietti andranno a ruba decorati con cuori sfavillanti arricchiti da frasi che il web suggerisce gratuitamente. 

Una delle parole sulle quali voglio richiamare la vostra attenzione è “contatto”. Rimaniamo in contatto, ti contatto io, grazie del contatto e bla bla bla…Ma avete fatto caso che con-tatto ha in sé il richiamo al senso tattile, delle mani principalmente, della pelle e quindi presuppone una vicinanza corporea che riduce la distanza intima tra due Persone. Eppure è un termine che usiamo generalmente per indicare il rimanere in contatto telefonico, al cellulare o sui Social, quindi ipotizza una lontananza che non consente la realtà tattile. 

Paradossale no?

 

 

 

Non solo, il tatto ha a che fare con l’attenzione, pensiamo all’espressione “parlare con tatto”, cioè senza urtare la suscettibilità altrui, senza offendere. Ma lo facciamo nelle nostre relazioni intime? Siamo realmente in con-tatto col nostro partner? I rapporti di coppia moderni durano decisamente meno rispetto a quelli di qualche decennio fa, ma se l’Amore è sempre lo stesso sentimento, allora, che cosa è cambiato? Forse noi, la nostra predisposizione all’Altro, non siamo pronti alla rinuncia a cedere qualcosa, senza aspettarci nulla in cambio, perché amare vuol dire dare e non prendere. Oggi si dà, si pretende, in un tempo piccolo, troppo piccolo. Non abbiamo tatto, né fisico, né mentale, entriamo prima nei letti e poi nei cuori e questo non agevola nessun tipo di relazione empatica. 

 

 

 

Altra parola sulla quale riflettere: condivisione. Ragazze, non è questa la chiave giusta. La con-divisione rimanda alla divisione di qualcosa con qualcuno, forse le responsabilità, allora sarebbe meglio chiamarla collaborazione; alla divisione degli spazi, allora è coabitazione…insomma, in un rapporto d’amore profondo, ciò che è indispensabile e che fa di quella coppia una coppia unita è la “complicità”. Peccato però che questa espressione richiama quasi sempre gli atti criminosi, i “complici” sono pericolosi, ma in fondo non lo è anche un po’ l’Amore?

Buona riflessione Lettrici, vi auguro un San Valentino ricco di tatto, contatto e complicità, un meraviglioso mix da vivere quotidianamente e 365 giorni l’anno, non digitate solo parole su una tastiera che il web memorizzerà per sempre, ma rendete indelebile nel cuore di chi amate, la vostra presenza fisica ed emotiva.

 

Gloria

 

 

Come vedete, Gloria, ci fa vedere le cose sotto un altro punto di vista, molto profondo e molto più riflessivo. 

Ora non resta che mixare tutto ciò’ che Gloria ci ha suggerito, e vedrete che bel San Valentino che passerete! Naturalmente poi, ci dite come avete trascorso questa festa e che cosa vi è rimasta della serata trascorsa con chi amate…

 

Buon San Valentino Ragazze!!!

 

Francy 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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