Ciao Donne!

Ecco che mi trovate un’altra volta nei panni di “amante” della tradizione! Oggi vorrei condividere con voi, che ci seguite da tutta Italia, un’usanza che abbiamo al Nord, tanto amata dai nostri bambini (io la amo ancora, anche se tanto bambina non sono più ormai…)

Si tratta della Festa di Santa Lucia, celebrata proprio oggi, il 13 dicembre.

E’ tradizione che la Santa più amata dai bambini porti doni, giocattoli e dolciumi durante la notte tra il 12 e il 13 dicembre, con il suo carretto trainato da un dolcissimo asinello. Un po’ come Babbo Natale che passa il 25 dicembre con la sua slitta trainata da renne o la Befana il 6 di gennaio, a cavallo della sua scopa.

Ma da dove nasce questa tradizione? Perché proprio Santa Lucia? E come si festeggia questa giornata?

Ogni domanda avrà la sua risposta, se avrete la curiosità di saperne di più e leggere il mio racconto.

La Storia

La leggenda narra che a Siracusa, sotto il dominio dell’imperatore Diocleziano, quando ancora i cristiani venivano perseguitati per la loro fede, vivessero una giovane donna di nome Lucia e la sua mamma.

Promessa in sposa ad un giovane del luogo, Lucia abitava ancora in casa con la madre malata, per poterla accudire. Dopo un pellegrinaggio per chiedere una grazia per poter far guarire la madre, si racconta che la mamma di Lucia guarì miracolosamente dalla malattia.

La giovane decise quindi di dedicare la sua vita a Dio, per ringraziarlo del miracolo avvenuto e si rifiutò quindi di sposarsi. Il promesso sposo, offeso dal suo comportamento, denunciò alle autorità la sua fede, tanto perseguitata all’epoca. Lucia venne quindi sottoposta a processo e condannata a morte.

— Ma si sa, le storie così lontane dai nostri giorni, subiscono variazioni nel venir tramandate e anche in questo caso, c’è un doppio finale del racconto. —

Dato che Santa Lucia è protettrice della vista e degli occhi, si dice che durante la tortura subita, la santa si strappò gli occhi dalla disperazione o le vennero cavati dai suoi persecutori.

Per questo viene sempre raffigurata cieca, con stelle al posto degli occhi e in mano un piattino con quelli che le furono cavati. Altri dicono invece che è protettrice degli occhi per l’origine del suo nome (Lucia in latino era LUX, ossia luce e quindi la vista).

 

 

Tradizione del Nord Italia

“Questa è la notte di Santa Lucia
senti nell’aria la sua magia.
Lei vola veloce col suo asinello
atterra davanti ad ogni cancello.
Ad ogni finestra un mazzolin di fieno
e l’asinello ha già fatto il pieno.
Santa Lucia con il suo carretto
lascia a tutti un gioco e un dolcetto.
porta ai bambini tanti regali
tutti belli, tutti speciali.”

In Lombardia e altre regioni del Nord Italia, è tradizione che la Santa porti doni ai bambini nella notte tra il 12 e il 13 dicembre. Si sposta con un carretto trainato da un asinello, carico di doni, giocattoli, dolciumi che i bambini le richiedono scrivendole una letterina.

 

 

Santa Lucia osserva il comportamento dei bambini durante l’anno ed in particolare nel periodo precedente le feste e si assicura che ricevano regali solo i bambini più meritevoli e buoni.  Ai bambini “cattivi” si dice che porti del carbone al posto dei giocattoli richiesti. Quindi capita di vedere nei supermercati il carbone di zucchero, che viene lasciato spesso insieme ai regali, come monito per le bravate commesse.

Inoltre, per far sapere che è nei paraggi, porta con sé un campanello che suona in presenza di bambini. Questo per far si che sappiano che lei è presente e osserva se fanno arrabbiare i genitori. Non si fa mai vedere dai bambini, se non in rare occasioni, nelle feste di paese organizzate nei pomeriggi del 12 o 13 dicembre, ma sempre con il volto coperto, per evitare di accecare i presenti con le stelle che ha al posto degli occhi.

Altra cosa particolare, che incute molto timore nei bambini, è il fatto che la sera del 12 dicembre debbano andare a letto molto presto, per non incontrare la Santa che porta i doni a casa.  Se la incontrassero per errore, Santa Lucia lancerebbe loro cenere negli occhi per non farsi vedere!

Altra particolarità è l’attesa dei bambini: preparano biscotti, un bicchiere di latte o acqua per la santa che si rifocillerà durante la notte durante il suo tragitto a consegnare regali; per l’asinello invece un po’ di fieno e una ciotola di acqua.

Che altro aggiungere se non che io aspetto ancora Santa Lucia ogni anno? La festeggio con il mio compagno a cui faccio sempre trovare un regalo sotto l’albero dicendo: “E’ passata Santa Lucia!!” e ancora i miei genitori mi fanno trovare dei regali o un semplice vassoio di pasticcini il 13 di dicembre.

Santa Lucia resta nel cuore… sempre… se si è capaci, anche da grandi, di restare un po’ bambini…

Niki

Niki

Amante della scrittura, del mondo del blogging e di quello beauty, mi sono avvicinata al web prima con un canale youtube (nel 2015) al quale tutt’ora mi dedico, e poi con la collaborazione attiva con Francesca dal 2016.

Scrivere mi fa sentire viva e attraverso le mie esperienze, spero di condividere con voi il mio percorso di vita e di crescita…

con qualche tocca di rossetto e ombretto qua e là.

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