Ciao!! Buongiorno a tutti! Eccoci al nostro incontro del lunedì. Oggi è un lunedì speciale perché si festeggia la Giornata mondiale della Gentilezza. Giorno quindi importante. Ci ricorda, o dovrebbe ricordarci, che nella vita non bastano solo le belle paroline che ci hanno insegnato da bambini: grazie   per favore    prego  ma che bisognerebbe andare oltre, costruire atti di gentilezza verso il prossimo senza chiedere nulla in cambio. In un mondo in cui ormai vince l’apparenza e la forza, la Giornata della Gentilezza vuole farci riflettere: apparenza e forza non riempiono il cuore, non danno soddisfazione “a lungo termine”. Sono piaceri immediati e temporanei, che non renderanno il mondo un posto migliore. Ovviamente non parlo del mondo in senso vero, perché le nostre piccole azioni non avranno di certo una eco così enorme. Proviamo però a pensare in piccolo, al nostro quartiere, al nostro paese. Visto da questo punto di vista, cambia tutto. Il pensiero di poter far qualcosa di bello e di buono è più realistico. Ecco allora, nella giornata della Gentilezza, pensiamo in piccolo, trasformiamo i nostri gesti in qualcosa di buono e di gentile per il prossimo, permettiamo agli altri di sorridere e vedrete che anche il vostro cuore sorriderà e la vostra giornata sarà davvero più felice delle altre.La felicità sta nelle piccole cose, ma soprattutto nelle piccole cose fatte per l’altro, perché è proprio vero che la gioia condivisa si moltiplica! In questo 13 Novembre, la mia rubrica non poteva non trattare questo tema e oggi quindi vi propongo “Wonder” di Raquel J. Palacio. wonder r. j. palacio letture In verità è categorizzato come libro per ragazzi, ma credetemi anche ogni adulto dovrebbe leggerlo. E’ così denso di spunti e di riflessioni su diverso livello, che ogni fascia di età riuscirebbe a cogliere quella che gli appartiene. Gli adulti arriverebbero un po’ più sotto la superficie, riuscendo a trarre insegnamenti che ciascuno di noi vorrebbe dare ai propri figli.Ma di cosa parla questo libro?? E’ la storia di August, un ragazzino affetto dalla sindrome di Treacher-Collins che gli ha sfigurato il viso dalla nascita. Nei primi anni della sua vita è stato sottoposto a decine di operazioni e per questo motivo, unito alla protezione dei genitori, non è mai andato a scuola. Con l’arrivo della Scuola Media, mamma e papà decidono che sarebbe meglio iniziare ad inserire August nel mondo scolastico. Dopo un iniziale rifiuto, grazie al preside della Beecher Prep School e ad alcuni nuovi compagni, inizia la vita scolastica di August che sarà lunga e travagliata, ma sempre supportata da persone magnifiche che gli staranno vicino e la cui gentilezza gli darà la forza per superare molte sfide. Il racconto è suddiviso in capitoli e ciascun capitolo è narrato da un personaggio diverso, come a volerci dare pareri diversi sui alcuni passaggi della storia. Questa volontà la ritroviamo in una frase che la scrittrice consegna al preside: “Ci sono quasi sempre più di due punti di vista per ogni storia”  inserita nel libro per ricordarci che ogni verità personale deve mettersi a confronto con quella degli altri ed unirvisi prima di essere considerata unica, perché ciascuno di noi coglie dei particolari che ad altri sfuggono ed è l’insieme di ciascuno di noi che crea il tutto, che crea l’insieme. Nessuno vince e nessuno perde. Tutti una famiglia sola, legati da un collante che si chiama gentilezza. Con questo libro l’autrice riesce a dare un lieto fine ad una storia molto comune in tutte le scuole. Un storia di emarginazione e di diffidenza dal diverso. E’ riuscita secondo me a sintetizzare il famoso detto “l’abito non fa il monaco” perché per Auggie l’abito era davvero un brutto biglietto da visita ed è stato andando oltre quell’abito che si è scoperto un ragazzino tenace, coraggioso, simpatico e pieno di autoironia. E per andare oltre ci vuole costanza ma soprattutto molta molta gentilezza, perché chi è abituato agli sguardi giudicanti della gente, poi si crea una corazza che solo la bontà riuscirà a scalfire. Per fare questo però bisogna scegliere di essere se stessi, di essere in linea con il proprio cuore, non di uniformarsi agli altri. Ed è la scelta più difficile perché obbliga a mettersi a nudo e, a volte, a trovarsi da soli. Questa lettura è stata consigliata a me e oggi io la consiglio a voi, credetemi, non ve ne pentirete, anzi. Ne uscirete più propositivi di prima! Vi lascio con un messaggio, uno dei precetti che ritroverete nel libro:Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile Oggi scegliete anche voi di essere gentili e costruiamo una giornata, una settimana, un mese …. migliore per noi e per gli altri. Raccontatemi quale azione gentile avete compiuto oggi o compirete. Oppure quale azione è stata compiuta per voi. Ogni gesto, anche raccontato, moltiplicherà il suo intento. Appartengono alla stessa collana:     Ecco il link per l’acquisto: Wonder di R. J. Palacio  A lunedì prossimo e non scordate di raccontarmi il vostro gesto gentile! Barbara  

Barbara

Il mio nome è Barbara e a mio parere ho sempre 25 anni anche se all’anagrafe me ne danno almeno una decina in più!

Sposata, ogni giorno mi alzo per… fare la mamma.

Proprio così, questa è la missione – passatemi il termine – che mi sono scelta dopo aver dato alla luce il mio primo bambino.

Un giorno mi son svegliata e ho pensato che quello che facevo per la mia famiglia sarei stata felice di farlo anche per gli altri.

Così è nato il mio Blog e la mia collaborazione attiva con D di Donna

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.