Di nuovo insieme mie care Donnine, come ben saprete la Thailandia è stata la meta delle nostre vacanze, vi ho già parlato di Bangkok e di tutto ciò che abbiamo visitato, in questo post, invece, vi voglio parlare delle isole in cui abbiamo soggiornato.
Dopo due notti nella capitale, la mattina presto, sempre per via del traffico, ci siamo recati all’aeroporto per prendere il volo dell’Air Bangkok, che ci avrebbe portato a Koh Samui. La compagnia ha aerei regionali, più piccolini rispetto ai classici boeing, ma devo essere onesta, a me spaventavano molto, ma durante l’ora e mezza di volo, non sembrava di volare con un aereo più piccolo, il viaggio si è svolto molto tranquillamente e nonostante il volo sia breve, la compagnia ha comunque servito un piccolo brunch, si perché non era né una colazione, né un vero pranzo, e a dirla tutta era anche buono per essere cibo da aereo. Ritornando a Koh Samui, l’isola è abbastanza grande, dotata di ogni comfort e per comfort non intendo SPA e moderne e hotel extralusso, la maggior parte degli hotel, in realtà mantiene lo stile dell’isola, legno e fiori di loto in primis. Noi alloggiavamo al Buri Rasa Village, la struttura ha circa 25 stanze quindi non è enorme, ha una reception molto accogliente, in cui all’arrivo ti servono frutta ghiacciata, e con quel caldo, ci vuole proprio.Il ristorante che funge anche da sala per la colazione, è piccolino, ma nonostante alcune mattine la sala fosse piena, non si avvertiva il disagio e il fastidio, nello stare uno attaccato all’altro. Le camere sono grandi, dotate tutte di giardino privato, con tanto di sofà, ed alcune canoa anche la piscina privata. La cosa che mi ha colpito di più delle camere, è stato il bagno: voi direte come il bagno? Si perché sono talmente attaccati alle loro tradizioni che nella toilette troverete un grande vaso con tanto di ciotola, ed orchidee, che rappresenta la doccia di una volta, quando ancora il benessere non era entrato nel nostro quotidiano. Ci sono, inoltre altri servizi, quali spiaggia e piscina privata con lettini. Tutto questo “paradiso” si trova a Chaweng, zona molto movimentata, qui non mancano certo ristoranti e pub, molto carino quello irlandese, in cui tutte le sere suonano musica dal vivo, non possono proprio mancare negozi di souvenir e i famosi supermercati 7/11. Colgo l’occasione per informare chi è intollerante o ha bambini intolleranti che nei grandi supermercati ho trovato i biscotti della Misura, per la gioia di Dodo!Poco distante da noi, c’era anche un piccolo centro commerciale il “Central Festival”. Ora capisco che non si va a Koh Samui per visitare un centro commerciale, ma vi consiglio per tre motivi: primo: perché è pieno di ristornatini, non abbiamo provato “Wine” e ci è piaciuto.Secondo: c’è un grande supermercato, e dato che noi in hotel avevamo solo la prima colazione, era molto comodo per pranzo, soprattutto per preparare panini, se il giorno dopo si andava in escursione da qualche parte, e poi ha una vasta scelta di sushi, scusate, ma io lo adoro!!!! Terzo motivo: nel centro commerciale è presente un banco escursioni, tenetelo d’occhio perché applica sconti rispetto agli hotel. Noi abbiamo preso con loro l’escursione “Safari nella Giungla” Dura quasi tutto il giorno, si parte intorno alle 9 e si torna per le 17,30. 
Abbiamo fatto un po’ di tutto, grazie al pick-up che si arrampicava ovunque, infatti consiglio di rimanere leggeri a colazione, perché lo sballottolamento è tanto, ma viene senza dubbio ripagato da un panorama mozzafiato, da cui vedi una parte dell’isola dall’alto. L’escursione comprende anche una visita al Tempio, come dicevo sono molto fedeli e devoti. La cosa più bella però, soprattutto per i bambini, è l’incontro con le tigri, Dodo ha avuto la possibilità di dargli da mangiare e di giocarci un po’ ed accarezzarlo, e per lui è stata un’esperienza indimenticabile. A me invece è piaciuta la passeggiata che abbiamo fatto con l’elefante, un animale talmente grande, ma allo stesso tempo buono, posso essere onesta? Non sarei mai scesa da quel gigante buono. Koh Samui, è un’isola che mi è entrata nel cuore, ci ha accolto dopo un anno di lavoro, di stress e preoccupazioni, di alti e bassi, e ci ha ridato indietro relax, divertimento e benessere, soprattutto alla mia schiena, perché con i massaggi sono bravissime, e la mia schiena ringrazia molto!
Completamente diversa Koh Phangan, un’isola che si trova a 40 minuti di traghetto da Koh Samui, ma molto più selvaggia, quasi primitiva direi, un’isola piccolissima, ma con colori che se non si vedono realmente, non si possono immaginare, faraglioni con una fitta vegetazione, che si specchiano su un mare cristallino, limpidissimo e caldissimo. Da non perdere le spiagge di Secret Beach ed Haad Riin, a mio parere le spiagge conio punto di mare più bello, mentre la più famosa è Bottle Beach. C’è un evento che a Koh Phangan, richiama molte persone: il Full Moon Party, consiste nel festeggiare la notte di luna piena, e la location più gettonata è proprio la spiaggia di Haad Riin, e se avete intenzioni di andarci, ricordatevi di prenotare con molto anticipo, perché le camere degli hotel per quel periodo aumentano notevolmente.
Che dire, concludo qui, questo diario di viaggio, un’esperienza che ha insegnato molto, anche a noi adulti, non solo a Dodo. Ci ha insegnato un rispetto per una popolazione completamente diversa da noi “occidentali”, facendoci giustamente, rispettare usanze e modi di vivere a cui noi non siamo abituati. Un viaggio che porterò nel cuore, come gli altri del resto, perché anche ogni viaggio insegna sempre qualcosa, e lascia un segno in noi… Alla prossima Francy