Buongiorno ragazze e bentornate per un nuovo appuntamento della nostra Rubrica “Donne (In)Tolleranti”! Oggi mi vorrei riallacciare al post della scorsa settimana, in cui Francesca ci ha parlato della sua esperienza di mamma alla prese con un bambino intollerante al lattosio. Quindi se anche tu sei una mamma ed hai qualche sospetto, segui il tuo istinto e leggi il post CLICCANDO QUI. Se invece sei capitata nel nostro blog cercando info su Google, perché non stai bene e nutri dei sospetti per te stessa, allora approfondiamo per bene cosa significa essere INTOLLERANTE AL LATTOSIO. Prima di tutto, cos’è il LATTOSIO?  Il Lattosio è semplicemente uno zucchero presente nel latte, formato dall’unione di 2 zuccheri semplici: il Galattosio ed il Glucosio.Il nostro organismo per digerire ed assimilare questo zucchero ha bisogno di un enzima specifico, chiamato Lattasi. Se il nostro corpo, per varie ragioni, ha un deficit di lattasi, non riesce a fare in modo che il lattosio venga scomposto in galattosio e glucosio e diventa quindi indigeribile e non assimilabile. Da qui nasce l’intolleranza al lattosio. Nel mio caso specifico, ho fatto due tipologie di esami diversi per capire la causa del mio malessere fisico, che mi stava veramente debilitando e rendendo la vita per nulla semplice. Il primo test che ho eseguito, su suggerimento del mio medico, è stato con un piccolo prelievo di sangue (di cui parlo nello specifico in questo post ) che, a mio avviso, è stato quello più attendibile.  Arrivato l’esito del mio test, ho scoperto di essere intollerante a diversi alimenti: frumento, latte vaccino, bianco d’uovo, arachidi e avena. Una volta eliminati dalla mia alimentazione (cosa non molto semplice, a dire il vero, ma è solo questione di abitudine) il mio organismo ha ripreso il suo ritmo naturale ed ho ricominciato a vivere più serenamente la mia quotidianità. Passato qualche mese, sempre su suggerimento del mio medico, ho effettuato anche il BREATH TEST per escludere fossi intollerante al lattosio (vista l’intolleranza al latte vaccino). Questo per essere certa che potessi assumere altre tipologie di latte o prodotti contenenti comunque lattosio.  N.B. [E’ da tenere presente infatti che il lattosio viene usato come conservante in moltissimi cibi!] Capite ora il problema? Se fosse risultato negativo il Breath Test, avrei comunque potuto continuare a mangiare qualsiasi cosa contente lattosio, accezione fatta per il latte vaccino.
In cosa consiste quindi questo “BREATH TEST”?
  Il Breath Test o test del respiro è un esame che viene eseguito in ospedale e che consiste nell’assunzione di un liquido contenente solo ed esclusivamente lattosio.
Questo per vedere la reazione del nostro organismo una volta assunto lo zucchero in questione.
 Qui di seguito un estratto della spiegazione del meccanismo dell’esame: “L’esecuzione dell’esame prevede il prelievo alcuni campioni di aria ottenuti facendo soffiare il paziente in una sacca a intervalli regolari (ogni 20 minuti circa) per un tempo di 3 ore circa. L’esecuzione dell’esame potrebbe durare meno tempo in caso franca positività. In caso di malassorbimento del Lattosio, dovuto all’assenza dell’enzima che deve metabolizzarlo (Lattasi), nell’intestino si verificano processi di fermentazione con relativo aumento di produzione di H2, che viene assorbito in circolo ed eliminato attraverso i polmoni con il respiro. Nell’intestino in condizioni di normalità si produce un quantitativo minimo di H2; l’aumento di quest’ultimo nell’espirato, dopo l’assunzione di Lattosio, dimostra un mal assorbimento di varia entità (lieve, moderato o grave).”(Fonte INFORMAZIONI PER LA PREPARAZIONE ED ESECUZIONE DEL BREATH TEST AL LATTOSIO – Regione Lombardia ASST Garda) Il mio parere sull’esame in questione? Purtroppo, vista la mia esperienza, non posso darvi un parere positivo. Sono risultata negativa all’esame, nonostante sia stata male durante il test e nonostante continui tutt’ora a sentirmi male non appena assumo un qualsiasi alimento contenente lattosio. Quindi, se dovete effettuare degli esami approfonditi, fatevi consigliare al meglio dal vostro medico curante e chiedete degli esami del sangue. Resto sempre della mia idea: il sangue non mente mai. E soprattutto ascoltiamo sempre ciò che il nostro corpo ha da dirci.  E’ l’unico ad essere sempre attendibile al 100%. Niki    

Francy

Fondatrice ed ideatrice del Blog D di Donna, mamma e viaggiatrice incallita sia per passione che per lavoro.

La nascita di Dodo non ha fermato la mia passione per i viaggi, ora viaggio anche e soprattutto attraverso i suoi occhi.

Vi darò dei consigli nella rubrica “Vita da mamma”, dato che sono una mamma full time, anche se poi il tempo non mi basta mai, mentre nella rubrica “A spasso con Francy” vi racconterò dei paesi che ci sono nel mondo, visitati insieme alla mia famiglia e di idee per weekend e gite, perché per viaggiare non bisogna per forza allontanarsi!

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