Quando si ha un bambino si pensa spesso a quando diventerà grande, cosa gli piacerà fare e quali saranno le sue passioni. Tutti sogni e immaginazione, di ciò che sarà. Poi piano inizia a crescere, all’inizio ce ne accorgiamo perché le tutine sono piccole, specialmente quelle con i piedini, poi mano mano, ce ne accorgiamo dai vari progressi che fa: camminare, parlare, essere piano piano “autonomo”, ma con un’autonomia che è sempre legata a noi, perché quegli occhioni, anche se pieni di coraggio per fare da soli, ci guardano sempre…Poi però, una sera d’inverno, ti rendi conto che il tuo bambino è diventato proprio grande, e basta poco: basta una riunione con una direttrice per l’iscrizione alle elementari, che da un lato ti fa sentire orgogliosa di lui, ma dall’altro, acquisisci la consapevolezza che la scuola dei grandi è arrivata. Consegni il foglio dell’iscrizione e consegni un po’ d’infanzia di tuo figlio.Ma poi arriva una sera fredda, e fai una cosa che l’abitudine ha fatto sua, rimbocchi le coperte, e quel piuminio con il suo cartone preferito, che l’ha coperto per anni e l’ha protetto dal freddo e anche dalla paura di un brutto sogno, sta per andare in pensione, e non perché si è rotto o deteriorato, ma perché lui è cresciuto e quella stoffa è troppo corta. All’inizio ci scherzi su, facendo battute e solleticando quel piedino che esce fuori, ma poi il freddo arriva e non sai più cosa fare, anche se in cuor tuo lo sai. Prendi coraggio, e vai al negozio dei mobili, insieme a lui e compri un letto grande, un letto da adulto, perché è questo che stai diventando bambino mio, da vero ometto scegli il tuo letto, e a me e papà non ci resta che dire “sì”.
Eccolo finalmente è arrivato, la tua gioia è talmente tanta che come lo vedi, da bambino che sei, inizi a saltarci sopra. La tua felicità sprizza ovunque, riempie la stanza e coinvolge anche me, un po’ triste, perché mi rendo conto che quel letto, ai miei occhi è davvero troppo grande per te, ma solo ai miei occhi, perché li hai dormito beatamente, sereno e tranquillo. Amore mio, come ti sei fatto grande, ma io lo sapevo che quel momento sarebbe arrivato….