Eccoci qui, il Santo Natale è passato da un giorno, e dopo tanto mangiare, perché diciamolo, la dieta, i buoni propositi, e sotto sotto anche la sana alimentazione, tutti insieme, in queste 48 ore si sono andati a fare un bel giro.Proprio perché anche noi Maffersino, in questi giorni, non siamo stati da meno, abbiamo deciso che nella giornata di Santo Stefano erano banditi pranzi e tavole imbandite, optando cosi per una bella passeggiata in centro, complice anche il clima favorevole. Siamo arrivati a Piazza Cavour, intorno a mezzogiorno, abbiamo lasciato la nostra auto nel parcheggio sotterraneo (si lo so, che per fare le cose per bene, dovevamo lasciare la macchina a casa, ma non esageriamo, veniamo sempre da due giorni un po’ stancanti!!!!) e via alla volta del centro storico di Roma, dove si respira l’odore di caldarroste, dove i palazzi storici, incontrano quelli moderni delle maison di moda, dove ogni san pietrino racconta una conquista di quella città che una volta era Caput mundi. Noi abbiamo iniziato da Via del Corso, quella strada che da adolescente, ti da il passaporto per la libertà, perché  ti fa sentire grande passeggiare con i tuoi amici per quella via, che da Piazza Flaminio, arriva a Piazza Venezia. Stando nel periodo natalizio, le vie del centro sono tutte decorate da addobbi e luminarie, che ti accompagnano in una delle piazze più belle, Piazza Di Spagna: la sua celebre scalinata di 135 scalini, è dominata da un albero di Natale che cambia colore, e queste luci si riflettono, su uno dei capolavori dei Bernini, il padre e il figlio: la Barcaccia, una fontana del 1600, a forma di barca, appunto, con prua e poppa uguali, neanche vi dico quanti turisti ammiravano questo capolavoro. Di fronte alla facciata (sempre del Bernini) si trova la Colonna dell’Immacolata Concezione, dove ogni anno l’8 dicembre il papa presenzia l’omaggio floreale, che i pompieri donano alla Madonna. Abbiamo potuto ammirare anche un piccolo  presepe, molto carino.  Dato che la Barcaccia aveva riscontrato un successone con Dodo, abbiamo deciso di fargli finalmente, conoscere, Fontana di Trevi. Cosi incamminandoci verso Via Frattina e negli altri vicoli romani, ecco che sua maestà Fontana di Trevi, ci dava il benvenuto.Che dire quest’opera, nonostante siano passati quasi tre secoli, ha mantenuto intatta la bellezza del suo marmo, e oggi, dopo tanto tempo che non capitavo davanti questo monumento, per un attimo sono rimasta senza parole, davanti a tale bellezza.Abbiamo anche raccontato a Dodo, la tradizione della monetina e naturalmente non si è lasciato assolutamente sfuggire l’occasione, nonostante abiti a Roma!!!   Dopo questa passeggiata però un po’ di appetito era arrivato, devo ammetterlo, e cosi abbiamo scelto un’enoteca per un piccolo aperitivo. Ci siamo accomodati di fuori, dove il clima, come dicevo prima ti dava l’impressione di essere in primavera, e non a dicembre. Finalmente dopo tante brutte notizie che si sentono sulla mia città, oggi posso dire di essermela goduta, perchè ho rivisto monumenti che non vedevo da tempo, perché l’ho trovata più calma, meno frenetica, meno chiassosa. Oggi ho visto una città che se si impegnasse un po’ di più, non avrebbe nulla da invidiare a nessuna capitale.   Finito l’aperitivo, abbiamo ripreso la strada di casa, questa volta però passando da piazza Montecitorio, dove abbiamo ammirato l’antico Obelisco, in origine costruito per la volontà di un faraone e portato a Roma dall’imperatore Augusto, e da qui a Piazza Cavour il tragitto è davvero breve, abbiamo ripreso la macchina e via a casa!!!      

Francy

Fondatrice ed ideatrice del Blog D di Donna, mamma e viaggiatrice incallita sia per passione che per lavoro.

La nascita di Dodo non ha fermato la mia passione per i viaggi, ora viaggio anche e soprattutto attraverso i suoi occhi.

Vi darò dei consigli nella rubrica “Vita da mamma”, dato che sono una mamma full time, anche se poi il tempo non mi basta mai, mentre nella rubrica “A spasso con Francy” vi racconterò dei paesi che ci sono nel mondo, visitati insieme alla mia famiglia e di idee per weekend e gite, perché per viaggiare non bisogna per forza allontanarsi!

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