Le scorse vacanze estive sono partite un po’ al contrario, generalmente noi “Maffersino” (è l’unione
del mio cognome e quello di Luca, mio marito)organizziamo le vacanze estive facendo prima 10-15
giorni di mare e poi 4-5 giorni in una capitale europea, possibilmente nordica, per riprenderci dalle
temperature roventi.
Quest’anno, invece tutto il contrario, il 6 agosto, complice lo stesso periodo di ferie, di una coppia
di carissimi amici, Alessandro e Monica, ci siamo imbarcati per Stoccolma.
La capitale svedese è la città più kids friendly che abbia mai visitato, leggere per credere.
Siamo atterrati all’aeroporto di Arlanda, e un addetto ai lavori ci ha indicato che per ritirare il
passeggino c’era un nastro dedicato, ma che nel frattempo potevamo usufruire tranquillamente, di
quelli che l’aeroporto mette a disposizione.
Una volta ritirata “l’auto” di Nicolò ci siamo recati alla stazione Arlanda per prendere l’Arlanda
Epress, che in soli 20 minuti porta alla stazione centrale, transfer perfetto per noi che alloggiavamo
al Blu Radisson Waterfront, hotel che si trova proprio sopra la stazione.
Il treno e la metropolitana, sono completamente gratuiti fino a 17anni, ci sono passaggi dedicati
per chi, come noi genitori spinge un passeggino, ma anche per le persone diversamente abili.
Dopo 20 minuti esatti, eccoci nelle stazione centrale di Stoccolma. Personalmente mi sembrava di
essere in un centro commerciale ultramoderno, multipiano, piena di bar, ristoranti e negozi,
all’interno c’è anche la Coop, ebbene si la nostra catena di supermercati, molto comoda per
comprare snack e bevande per i nostri piccolini. Tutti i negozi all’interno della stazione chiudono
alle 22.
Usciti dalla stazione siamo letteralmente entrati nel nostro hotel. In questo hotel i bambini sono al
primo posto, addirittura in camera avevamo sia un terzo letto, sia il classico lettino con le sbarre,
per farci scegliere la soluzionepiù idonea a noi. La sala colazione che di sera si trasforma in un
ristornate, è dotata di aria bimbi, con tanto di statua di spiderman, peluche e televisore con dvd dei
classici Disney. La colazione ha un reparto dedicato a loro, con pancake ciambelle piccole, ma
anche biscotti e pane più morbido. Noi a causa della stanchezza e delle temperature più basse
abbiamo cenato due sere al ristorante, e devo dire che sono stati molto disponibili a preparare un
piatto di pasta olio e parmigiano per Nicolò, purtroppo alcune volte il nano mi si trasforma nel più
classico italiano all’estero!!!!
Il primo giorno è passato facendo passeggiate per il centro storico “Gamla Stan” un piccolo borgo
formato da vie in pietra con negozi tipici, chiese e il Palazzo Reale, dove Nicolò è rimasto a bocca
aperta per il cambio della guardia. Molto caratteristica la Piazza di Stortorget con le due casine una
gialla e una rossa.
Il nostro primo giorno è passato così, ma il secondo è stato davvero suggestivo, perché ci siamo
diretti all’isola di Djungarden, dove sorge il vero primo museo all’aperto, Skansen, un posto
incantevole, caratterizzato da parchi, natura, giardini, scoiattoli, orsi, giostre tipiche e vecchie
abitazioni, con tanto di addetti ai lavori, vestiti con i costumi dell’epoca. Fattorie con maialini e
coniglietti, e per la gioia di Dodo, ma anche di tutti i bambini, ecco le renne, bellissime e
suggestive, perché solo a vederle ti riportano indietro nel tempo, a quando da bambini, speravamo
di vedere Babbo Natale che le trainava con la slitta.
Quel giorno abbiamo passato una bellissima giornata e la visita a Skansen è davvero d’obbligo.
Altre due tappe obbligatori, specie se si hanno bambini, sono l’Historiska Museet, il museo di
storia, nel quartiere di Ostermalm, in cui sono rinchiusi 10 mila anni di storia svedese: dai
Vichinghi, ai reperti dell’età del ferro, passando per agli oggetti rinascimentali, alla sala dell’oro.
Molto carino, il giardino interno, in cui sono riproposti i tipici giochi di una volta, come il tiro alla
fune, o quello con l’arco. Anche all’interno c’è un’aria bimbi, ma li i piccolini si trasformano in piccoli
archeologi.
Dalla storia al gioco, il passo è breve, perché dopo una breve passeggiata, si arriva a Junibacken,
un vero museo per bambini, dove la parola fiaba, regna sovrana, soprattutto quelle di Astrid
Lindgren, ma protagonista indiscussa è Pippi Calzelunghe, senza mancare ovviamente il suo
cavallo Zietto. Tra una cavalcata e un tuffo in un parco di lamponi, avevamo capito che la vacanza
era tutta per Nicolò, ed ecco che ci siamo ritrovati in un trenino che ti portava nel mondo fiabesco,
con tanto di storia tradotta in italiano.
Molto consigliato è anche l’acquario, anch’esso dista davvero poco dalla casa di Pippi
Calzelunghe, è diviso per specie animali dai rettili, ai coccodrilli, alle zone dei pesciolini, con tanto
di pesce Nemo, a quelle delle meduse. E come al solito aria bimbi, anche all’interno dell’acquario
con tanto di barca e canne da pesca (giocattolo) per farli pescare!
Insomma Stoccolma, è davvero una città kids friendly, davvero comoda se vorreste visitarla con
bambini al seguito, l’unica raccomandazione che mi sento di fare è di portare sempre un
cappellino, perché il vento nordico si fa sentire sempre!
Per le coppie ancora senza prole, forse è più caratteristica visitarla durante il periodo natalizio,
anche se le temperature scendono di molto, ma credo che in quel periodo la città, sia più
romantica e si possa respirare davvero un’aria da fiaba.